💊 "Pillole di Endurance": l'allenamento collinare nella corsa.

🏃‍♂️ Il collinare non è altro che un allenamento svolto su di un percorso ricco di sali-scendi, affrontando salite non eccessivamente brevi e nemmeno troppo ripide, meglio se su terreno misto, ma dal fondo ben battuto.

📈 Questo è probabilmente uno dei mezzi allenanti peggio utilizzato dai runner, poichè spesso risulta all'atto pratico poco gestibile dall'atleta secondo parametri oggettivi.

📌 Probabilmente anche per colpa di noi preparatori fisici, il collinare diventa uno degli allenamenti "Naif" per eccellenza, perdendo lo scopo secondo il quale è stato studiato.
Ovvero:
- migliorare la forza specifica nelle fasi di ascesa;
- fungere da stimolo per la componente eccentrico-elastica fortemente sottoposta a stress nelle fasi di discesa;
- stimolare la capacità di mantenere un passo costante al variare della pendenza (ottimo per chi prepara gare su percorsi ondulati).

❓ Come correrlo?
Esistono due scuole di pensiero, ma sembra che ormai si vada sempre più nella direzione di quella "africana".
Scuola che, proprio in funzione della naturalezza con cui corrono i propri atleti, prevede il mantenimento di una velocità il più costante possibile, aumentando nei tratti in salita e rallentando in quelli in discesa.
Va da sè che questo comporti una variazione di tecnica esecutiva però, gestibile solo da atleti esperti e assolutamente non scontata.
Una buona strategia consiste nello scegliere un percorso ad anello, da ripetersi più volte, lungo il quale non siano presenti salite troppo impegnative, in modo da non stravolgere la cadenza di corsa, l'oscillazione verticale e la lunghezza del passo.

La seconda scuola di pensiero è prettamente europea, seppur oramai anch'essa si stia "africanizzando" e, per anni, prevedeva un rallentamento in salita per poi incrementare il ritmo in discesa.
Con conseguente aumento del fattore di rischio infortuni, a seguito di una maggior traumaticità muscolo-articolare dovuta alla discesa stessa.

👉 Questa è la teoria.
Poi, si sa, la pratica è davvero tutta un'altra storia.
Collinare sì, ma con metodo.