La comparsa della fatica negli sport di endurance
Quanti tipi di fatica conosci?
Se sei uno/a sportivo/a avrai certamente una grandissima confidenza con questo termine, ma forse non conoscerai tutti i fattori limitanti che intervengono in questo delicato e, sempre affascinante, meccanismo.

Nel lavoro, nell'attività motoria, nello sport ad alto livello; la fatica è presente quotidianamente in ogni nostra azione.
Attraverso la ripetizione delle stesse, nel corso del tempo, siamo in grado di contrastarla efficacemente.
Come? Allenandoci!

L'insorgenza della fatica dipende essenzialmente da 3 fattori:
> accumulo di lattato;
> deplezione di glicogeno;
> deficit muscolare.


A dire il vero, però, ne esiste un quarto:
> la fatica centrale.



Il lattato è sempre presente nel sangue ogni volta che il nostro organismo necessita di produrre energia.
A basse intensità questo viene "tamponato", ma ad alte intensità (anaerobiche) la concentrazione risulta tale da costringere l'atleta a ridurre l'intensità d'esercizio, in modo da garantirne un rapido smaltimento.

Svuotare meno rapidamente possibile le proprie riserve di glicogeno è fondamentale ai fini prestativi.
Atleti in grado di consumare tali riserve lentamente, sono più efficienti di altri.



Esiste poi una causa, prevalente nella corsa, ma ben presente anche nel ciclismo: il deficit muscolare.
Esso si presenta nelle fasi conclusive di uno sforzo prolungato estenuante (esaurimento muscolare).
Non è stato ancora chiarito scientificamente il motivo della sua insorgenza, sebbene sembri rientrare nella sfera chimica o a carico del sistema nervoso centrale.
Pensiamo sempre alla fatica strettamente legata alla fisiologia, dimenticandoci che ne esiste di un tipo, quella legata al sistema nervoso centrale, sempre pronta ad anticipare quella reale.



Un allenamento di carattere "neuromuscolare" é in grado di reclutare un numero maggiore di muscoli ed unità motorie, al fine di ridurre questo deficit.

Poi, dagli anni 2000 si sono moltiplicati gli studi sulla fatica centrale, ovvero quella relativa al Sistema Nervoso Centrale (SNC) e alla trasmissione nervosa.
Davvero questa fatica influenza la capacità di prestazione?



Pensiamo infatti sempre alla fatica strettamente legata alla fisiologia, dimenticandoci che ne esiste di un tipo, quella legata al sistema nervoso centrale, sempre pronta ad anticipare quella reale.