💊 "Pillole di Endurance": la sindrome da deficit aerobico.

👎 Quasi sempre, laddove vi sia un deficit, occorre lavorare per far si che, questo, possa essere trasformato in un vantaggio futuro.
Farlo è però una delle cose più difficili, anche nell'ambito dell'allenamento sportivo.
La difficoltà nasce dal dover compiere un passo indietro (per poi farne due in avanti), che spesso viene percepito dall'atleta come un insuccesso, del tempo sprecato.

👍 Il preambolo è d'obbligo perchè questo è uno degli argomenti che più mi sta a cuore e che ho sempre cercato di perseguire, dal giorno "zero" del mio lavoro, ad oggi.
Tranne rarissime eccezioni, dettate da condizioni particolari e da obiettivi da raggiungere in pochissimo tempo, ho perseguito la strada più lunga per i miei atleti, ma che potesse garantire loro miglioramenti futuri duraturi, accettando di evitare l'illusione effimera del "tutto e subito".

🤔 Ma dov'eravamo rimasti?
Ah già, al Deficit Aerobico (ADS), il cui acronimo fu coniato dal Dott. Phil Maffetone, allenatore dell'Ironman Mark Allen, per descrivere la condizione in cui si trovi un atleta dal metabolismo aerobico scarso, avente una soglia aerobica (ritmo / W) bassa rispetto alla media.
Condizione "nascosta", di contro, da un super metabolismo anaerobico.

🧑‍🏫 ADS colpisce anche atleti di altissimo livello e la miglior strategia è quella di potenziare la capacità aerobica (il serbatoio) effettuando un periodo, anche piuttosto lungo, di creazione della base su cui andrà costruita la piramide prestazionale.
Migliorare l'efficienza aerobica ed il relativo utilizzo dei substrati energetici, l'economia biomeccanica e la SAE (soglia aerobica): sono tra i gli obiettivi da ricercare.

L'intensità infatti è un meraviglioso modo per migliorare e massimizzare la performance, ma ricordiamoci sempre che parliamo di sport di endurance, laddove la capacità aerobica e la resistenza specifica sono fondamentali.

🧘 Occorrerà pazienza in questa fase, l'atleta potrà sentirsi frustrato, ma un lavoro combinato di endurance, di forza specifica e un'intensità man mano crescente, lo aiuteranno ad uscire dalle sabbie mobili.